16/12/10

MusicalNews: recensione Fiumedinisi


Se Giovanni Lindo Ferretti non avesse trovato la vocazione berlusconiana e cattolica, probabilmente avrebbe suonato come i Marlowe, forse avrebbero fatto un pezzo insieme. E probabilmente si sarebbe fatto accompagnare da Battiato. E non che “Fiumedinisi”, il loro nuovo album, suoni come i dischi dei due appena citati, ma quel cantato (, quella estrema eleganza nei testi riporta al modo di fare degli stessi. È una bella sorpresa il disco della band siciliana, a fine 2010. Le undici tracce di “Fiumedinisi” sono scure, sono anche un po’ dark e comunque attente a suono. Basta ascoltare “In fondo alla gola” o “Devo tutto alla notte”, canzone che non sfigura in una compilation di musica inglese attuale.
E però c’è sempre quella voce, alle volte due, che rendono anche una canzone con accordi aperti, cupa, come da contraltare. Il bianco e il nero, la felicità e la depressione. Che poi è il segno dei nostri tempi. È pop? È wave? Non so, ma francamente sono stanco di inquadrare qualcuno nelle etichette musicali. Sentite poi come è pesante e cupissima “The last day swimming”. La band merita e “Fiumedinisi” merita di essere non solo ascoltato ma gustato. Invernale.

Silvio Mancinelli

Nessun commento:

Posta un commento